Italia futura ed il parere di Michele Bonatesta sull’espulsione di Gianfranco Fini dal PDL di Silvio Berlusconi

Ante Scriptum:

Allora Gianfranco Fini é stato “cacciato” dal PDL? Allora la maggioranza berlusconica resta comunque solida assieme ai fedelissimi della Lega? Allora non ci saranno elezioni anticipate? Allora il Centro-sinistra viene avvantaggiato dalla rottura? Allora le cose cambieranno in Italia? Allora in Italia i magnati (magnoni) dell’economia mondiale cambiano cavallo? Allora si avvicina la “fine del mondo” del 2012?

Staremo a vedere… nel frattempo leggetevi il commento di Michele Bonatesta sui recenti fatti in casa governativa. (Paolo D’Arpini)

……….

Dunque… il giocattolo si è rotto.

Dunque… il partito del predellino si è frantumato.

O, meglio, Silvio Berlusconi ha deciso di rompere quello che riteneva dovesse essere il suo esclusivo giocattolo.

Dunque… Berlusconi ha deciso di mandare in frantumi quel partito che riteneva dovesse essere non il partito del popolo ( delle libertà ) ma… il partito delle libertà (assolute ) sue.

Della serie… muoia Sansone con tutti i Filistei laddove Silvio Berlusconi interpreta a pieno la figura di Sansone, mentre i Filistei sarebbero il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, ed i cosiddetti ‘ finiani ‘ ?

E perché no ?

Nonostante l’età avanzata – infatti – Berlusconi non ha mai disdegnato l’arte di mostrare i muscoli, anche quando ai muscoli sarebbe più opportuno sostituire il cervello.

Mi sono tolto un peso come con Veronica “( Lario, la ex moglie; n.d.r. ) sembrerebbe aver confidato a qualcuno anche se poi – la confidenza – è stato possibile leggerla su tutti i principali media nazionali.

Già, è vero: quanto ‘ rumore ‘ fu fatto ( nonostante si trattasse di questioni personali e familiari ), quanto chiasso fu fatto – dicevamo – quando Silvio decise che Veronica gli andava troppo stretta, con il rischio di soffocare prematuramente la sua ancora esuberante vis amatoria di ‘ …tantenne ‘.

Tanto esuberante che, dalla braccia della moglie Veronica, passò a quelle delle più belle escort al momento sul mercato.

Muoia Sansone ( fatte salve le escort ), dunque, con tutti i filistei.

Muoia Berlusconi – qualcuno potrebbe interpretare il messaggio – con tutti i finiani ben sapendo, però, che il Premier di morire non ha proprio alcuna intenzione: né in senso stretto, né politicamente parlando.

Ben sapendo – però – che neanche i ‘filistei finiani ‘ hanno intenzione di morire.

Né in senso stretto, né politicamente parlando.

Per cui…

Per cui… il giocattolo si è rotto, Berlusconi ha rotto il giocattolo, il partito è andato in pezzi, Berlusconi ha mandato in pezzi il Popolo delle Libertà e – con quello – il bipolarismo mai perfettamente compiutosi, ora comincia la seconda parte del gioco.

Nuovi giocattoli, sicuramente, nuovi giocatori.

Da una parte e dall’altra.

E – in mezzo – il Paese.

In mezzo… il futuro dell’Italia.

In mezzo… l’avvenire di milioni e milioni di famiglie, di giovani e meno giovani, di uomini e donne, di soggetti socialmente già deboli e non autosufficienti.

In mezzo… la necessità di una democrazia che intenda riappropriarsi dei valori fondanti della democrazia stessa.

In mezzo… un Paese in piena crisi che per uscire dalla crisi avrebbe bisogno di un equilibrio di governo e non dei capricci del suo Premier.

Già, i capricci.

Come ‘ i capricci ‘ di quel bambino viziato abituato ad avere sempre tutto e che, di fronte alla ‘ pretesa ‘ di chi vorrebbe condividere quello che Lui ritiene essere il suo giocattolo preferito, di fronte – dicevamo – alla ‘ pretesa ‘ di condividere quel giocattolo con chi ha contribuito a costruirlo, Lui – il bambino viziato – preferisce mandarlo in frantumi.

Meglio in frantumi che ‘ anche ‘ nelle mani di altri.

Come il Popolo delle Libertà e dell’amore ( per le poltrone).

Il popolo delle libertà ( negate ) e dell’odio per chi si stava impegnando nel ‘cacciare i mercanti dal Tempio‘ e chiedeva altrettanto rigore ed impegno al ‘ bambino viziato ‘.

Impegno e rigore – purtroppo – negati.

Meglio i mercanti nel Tempio – si è detto Silvio Berlusconi – che Gianfranco Fini ed i finiani nella maggioranza e nel Pdl

Se lo dice Lui, sicuramente sarà così.

Ora, però, occorrerà vedere cosa ne penserà proprio quel popolo delle libertà che da tempo si sta sentendo – anche lui – in una camicia di taglia sbagliata.

Una camicia che non è quella che Berlusconi aveva sventolato salendo sul predellino della sua auto in piazza San Babila, a Milano.

Ora occorrerà vedere come reagiranno gli italiani.

Se preferiranno un Premier attorniato dai Brancher, dagli Scajola, dai Cosentino, dai Verdini, dai Caliendo ( e per gli altri si vedrà in seguito ), se preferiranno un Governo al quale un giorno sì ed un giorno no la magistratura ‘ sottrae ‘ qualche pezzo, oppure se rimpiangeranno ‘la cacciata‘ dei filistei finiani, colpevoli solo di voler garantire la questione morale all’interno del Popolo delle Libertà.

Ora vedremo come farà Silvio Berlusconi a garantirsi tutte quelle leggi che avrebbero consentito ( a sua detta ) al suo Governo stabilità e velocità di decisioni e quindi di intervento.

Ora vedremo cosa andrà a dire ai terremotati dell’Abruzzo e con chi ci andrà.

Ora vedremo – insomma – quello che a nostro avviso è l’ultimo atto della ‘commedia all’italiana‘ scritta dallo chansonnier Silvio Berlusconi , questa volta senza l’ aiuto del collaudato maestro Apicella.

Ora – insomma – a Berlusconi non resta che mettere in atto quel ‘ ghe pense mi‘ già pronunciato qualche tempo fa, premonitore ( forse) di quanto sarebbe accaduto di lì a poco.

Da questo momento, infatti, … ghe pense lui insieme ai mercanti che sceglierà di accogliere nel suo Tempio.

Auguri, allora….

Auguri agli Italiani, allora.

E… auguri a chi dovesse decidere di proporre una alternativa valida alla ‘democrazia ed alle libertà del… ghe pense mi‘.

Noi, il motore, continuiamo a tenerlo… acceso !!!

Michele Bonatesta
Presidente del Movimento di Opinione
“Insieme per il territorio“

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